We’ve updated our Terms of Use to reflect our new entity name and address. You can review the changes here.
We’ve updated our Terms of Use. You can review the changes here.

In viaggio con Alice

by PCP (pianochepiove)

/
  • Streaming + Download

    Includes unlimited streaming via the free Bandcamp app, plus high-quality download in MP3, FLAC and more.
    Purchasable with gift card

      €9 EUR  or more

     

1.
Metà marzo 04:20
Metà marzo non è mai servito a niente lasciare tutto e andare via quando ogni cosa che mi tocca ci lascia dentro un canto le bandiere mi sommergono e l’autorità sorride non ho niente da temere per adesso e meno ancora ho da perdere finché tutto quanto resta lì dov’è le cose vanno e vengono finché tutto quanto resta lì dov’è qui a Milano a metà marzo capita sempre un po’ di sole e l’ombra delle nuove foglie sopra il vetro sembra quasi estate e nuovi poveri alla porta si affacciano ai semafori fra persone normali e marziani in transito nuvole corrono come sui quadri al gare d’Orsay ma Parigi ha un’aria fredda più che qua perdo contatto a volte con quello che succede un euro per il vetro e via si va non è mai servito a niente lasciare tutto e andare via quando ogni cosa che mi tocca mi lascia dentro un canto la nostra storia è in mille muri che tutti i giorni incrociano i nostri sguardi di esibizionisti soli sempre più di corsa lucidati e pronti ad ogni festa almeno così sembra ma è solo martedì e si torna presto non ho nel sangue la campagna nemmeno i posti in fabbrica di tutto quello che è successo io non so davvero quasi niente soltanto libri aperti memorie quasi perse un euro per il vetro e via si va
2.
Il cartografo lune severe e confini del cielo teoria della forma e verità capovolte linee tracciate da mani sicure come vomeri lenti a solcare la terra Gerusalemme nel centro del mondo rotte di uomini per oro o per dio? percorsi di fede fra linee celesti o cartografia per audaci mercanti? io che disegno gli spazi del mondo metto stelle a cornice sul blu della notte vedo i segni mutarsi senza rendermi conto trasformarsi le cose nell’opera uguale non più dio sulle carte ma strade e confini misurare distanze dai porti sul mare io senza uscire da queste mie stanze guardo la sfera, vedo il mondo cambiare e almeno una volta sulle ali del falco io vorrei volare sulla terra finita fra le brume silenti di un’alba d’inverno respirarne la vita e vedere i confini l’inchiostro del tempo dentro il sole che sorge le tracce dei viaggi e l’odore del vento macine lente nella ruota del giorno lingue straniere sulla via del ritorno polvere d’oro e di fiabe d’oriente finché il cielo si copre di seta e non rimane più niente se non plaghe deserte, di terra scolpita scintille di fuochi, nell’ombra infinita piste di sale dove l'aria non basta oltre i limiti delle vie d’acqua, sulla strada rimasta ma oltre l'ignoto, oltre il falso ed il vero restano i segni, dell’ocra e del nero simboli inutili, per chi aspetta la neve lasceranno memoria di me, e della mia vita breve del tempo lasciato all'opera lenta che al mondo si deve del silenzio vissuto calpestando con gli occhi le strade del mondo fin qui conosciuto dei riflessi degli astri sopra queste mie mani del sapere che soffoca il fiato insolente dei buoi ciarlatani
3.
In viaggio con Alice case, quartiere nord dal vetro di un treno che scivola fuori dalla città nel sole che filtra la polvere uomini e macchine sospesi al tramonto nel traffico foto di un attimo addosso a un ricordo di fiori blu in viaggio con Alice noi giocavamo lì nei prati fra il grande cemento posti dell’anima che adesso non ci riconoscono guardo le immagini le auto di corsa per niente tracce di nostalgia di cose passate per sempre in viaggio con Alice Alice Alice, rumore di treno passaggi di stazione giocavamo in inverno su un ciglio di neve con le slitte di cartone odore di sera d’estate a due passi dal mare strati di notte blu come nei miei viaggi da piccola venti da est nord est e avvisi per i naviganti menti sensibili ognuno a inseguire una rondine storie bellissime di amori nei nodi di transito in viaggio con Alice poi siamo andati via ma non saprei dire da quando come non so perchè ho sempre vissuto cercando codici di armonia nel mondo e nei gesti degli altri per non cadere mai nel moto di un passo in avanti in viaggio con Alice Alice Alice, rumore di treno passaggi di stazione correremo per sempre su un ciglio di neve con le slitte di cartone Alice c’è un sole stupendo che sale dal mare
4.
Come si fa 03:41
Come si fa come si fa a cercare le parole come si fa quando ci si trova soli quando tutto diventa più piccolo e si cerca riparo negli angoli quando un gatto parlante ritorna e ci prende la mano si che lo so non è mai così importante si che lo so è soltanto uno spavento una stanza lasciata in un attimo quando i giochi non sono più complici e non resta nient’altro da fare che andarsene via voglia di pioggia, voglia di neve voglia di aria e di luce più lieve voglia di te come avresti dovuto tutta la vita per tanto o per niente in un solo minuto come si fa a far tutto come prima come si fa ad uscire la mattina a schivare gli ombrelli bagnati agitati dal vento del mare e sognarsi nel bianco e nel nero di foto retrò non ti accorgi ma si cambia sfumature in fondo agli occhi o nella voce non è il tempo che ti manca è il respiro calmo delle tue abitudini voglia di pioggia, voglia di neve voglia di aria e di luce più lieve voglia di noi come avremmo potuto riderci addosso in un tempo infinito, in un solo minuto
5.
Le ore contate parlo di me, al mio nuovo amore chiacchiere in un bar, fra lampade di seta il carnevale è passato stelle filanti per strada, nei solchi dei binari gioca una carta per me che il tempo può finire l’anima degli anni, nei suoni delle radio conosco un lembo di spiaggia dove la sabbia s’increspa sola e bellissima e via dentro il giorno che muore, nel blu della sera scambiarsi il sudore e la sete nella poesia intransigente delle ore contate luci di tram, perle lungo i vetri notte di città, di veglia inconsueta nel vai e vieni del sonno la leggerezza di certi, nostri racconti d’estate gioca una carta per me senza guardare indietro c’è un circo immaginario le tue cose di prima qualche motore che gira le trasparenze imprecise di un’alba di collina
6.
Autunno 03:37
Autunno Se ne vanno via Come rondini Pomeriggi ancora tiepidi L’autunno arriva in città Si ripete La ritualità di provarsi addosso gli abiti proteggersi l’anima foglie brune già ricoprono le auto in sosta sugli spartitraffico Sali da me Dove il buio è limpido parla con me nella notte dei filobus Sali da me C’è silenzio e ordine libri e poesie e nell’aria il profumo del tè
7.
Oceano in bianco e nero Oceano in bianco e nero in una foto quasi antica figure in piedi su sfondo di nuvole Probabilmente America o Francia chi lo sa Un viaggio di mia madre tempo fa La linea del suo viso più giovane di me risalta luminosa nel contrasto I sogni di futuro nei suoi capelli al vento nel cielo magico del novecento. Chissà dov’ero io se c’ero oppure no la nostalgia non ha l’idea del tempo la vedi all’improvviso come polvere su un vaso come una fotografia uscita per caso Nina, scrivimi una lettera di carta come un tempo Tutti i giorni riapro gli occhi e la casa intorno a me sembra uguale, ma non è sempre la stessa certe volte fa un po’ freddo ma si ride in compagnia ogni tanto è qualcos’altro e così sia Oceano in bianco e nero ci pensa la mia mente a elaborare sintesi coerenti fissando delle pagine nel mare sconfinato di tutto il tempo che ho già attraversato Io guardo sempre avanti e ho amore per chi ride prendendo per il culo anche la morte così non lascio tregua al tempo che mi incalza mi bevo la mia vita e tanto basta E a volte vi intravedo Nell’alba di aeroporti amici persi e sbronzi musicanti uscire dalle favole come le vecchie bande Svegliando cani e bambole in mutande Nina scrivimi Anche se non avrò il tempo di risponderti Lo so già che all’improvviso, nella sera più tranquilla Quando sarò lì per darti una risposta Ci sarà qualche avvocato, qualche amante in mezzo ai guai a rubarmi le parole che già sai. Le cose sono andate comunque sono andate e io non vorrei mai tornare indietro Ti bacio con la mente sognato amore mio volevi tutto il mondo e forse anch’io
8.
Milano - Roma Si sicuramente, mi sembra il minimo. E mancherebbe anche che non ci paga, si si, poi ci vado Marisa per favore quella mail alla banca ho buttato giù due righe siamo fuori coi costi le maestre della scuola sono brave, non è facile! Cali di frequenza, gli ingressi costano un cruciverba per amico da trent'anni viaggia con me C'è una tipa qui di dietro che ci ha rotto le palle quante cose avrei da dire ma fatico a parlare ah sapesse ah sapesse ah sapesse ah Tum tu tum, tum tu tum, milano roma, roma milano a bologna nevicava di brutto, senti, a casa com'è? Tum tu tum, tum tu tum, milano roma, roma milano se ce la faccio chiudo gli occhi mezz'ora, Come? Ah, non lo so Compiti di quinta, anime perse non è possibile che cinque su dieci siano così C'è mio nonno che mi guarda da una sera più grande no mia mamma poverina non ricorda più niente una bella controllora col palmare fa legalità …... Parlano di soldi, parlano del mondo parlano di mogli di mariti di tasse, del tempo che fa Sono l'unica che scrive ancora usando la biro sono l'unico che viaggia senza telefonare tutti in piedi in coda verso la porta, stiamo entrando in città Tum tu tum, tum tu tum, milano roma, roma milano a bologna nevicava di brutto, senti, a casa com'è? Tum tu tum, tum tu tum, milano roma, roma milano se ce la faccio chiudo gli occhi mezz'ora, Come? Ah, non lo so Tum tu tum, tum tu tum, milano roma, roma milano...
9.
I treni in settembre le mie mani legate strette con i tuoi capelli mi sorprendo a pensarti e tu voli via questa musica è qui per te se mi stai pensando sono armonici a spasso nell’aria questi sogni di te si lo so che volendo c’è sempre qualche cosa da dire sui pensieri che riempiono i viaggi sui treni in settembre ma nel mare di gente che vedo non riesco a parlare non so dire abbastanza di me, solo ciao come stai non voglio restare a pensarti in fotografia non voglio girare fra polvere e nostalgia ho vissuto abbastanza per dire che tutto cambia voglio solo una strada e magari chissà ci si incontra un altro anno, un altro mese altre abitudini, un altro spazio per rubare un altro abbraccio mi piace la pioggia che cade nelle sere d’estate quando il mondo vicino rallenta di colpo e a volte dentro i suoni dell’acqua mi fermo e ricordo il sorriso di tutti i passanti nel tempo che han toccato il mio viso ti capita mai di pensare alle cose trascorse quel che resta di gente sparita sono i nostri ricordi e per questo io vivo, per perdermi in nuove avventure dove conta è passare, quasi mai come vanno a finire cosa vuoi che mi importi di dove ti porta la vita quante strade di notte vedrai nelle luci arancioni io da oggi ti fermo così e se sparisci pazienza non legare i capelli magari chissà ci si incontra. un altro anno, un altro mese altre abitudini un altro spazio le nostre vite in un abbraccio non chiamarmi mai

credits

released December 16, 2014

license

all rights reserved

tags

about

PCP (pianochepiove) Milan, Italy

contact / help

Contact PCP (pianochepiove)

Streaming and
Download help

Report this album or account

If you like PCP (pianochepiove), you may also like: